Sessualità e Āyurveda

Sessualità e Āyurveda | Ayurvedic Point©, Centro di Medicina Ayurvedica

dr.Antonio Morandi - Carmen Tosto

Cibo, sesso e sonno sono le basi dell’esistenza secondo la visione indiana della vita. Solo l’essere umano ha la capacità di apprezzare e vivere profondamente queste tre attività che sono comuni, comunque, a tutti gli esseri viventi.

L’Āyurveda ha una visione unica ed originale della sessualità, dovuta alla sua peculiare capacità di osservare l’essere umano in modo globale e nella sua unicità.
Questo vuol dire che, per esempio, le relazioni fra il corpo e la mente non sono frammentate ma sono piuttosto considerate come un’unità inscindibile.

Sappiamo bene che il modo di avvicinarsi e vivere il sesso è profondamente diverso fra maschi e femmine. Questa diversità è dovuta ad aspetti fisiologici e psicologici, a cui si aggiungono ovviamente i condizionamenti sociali e morali, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti mentali e psicologici.
Tutti questi fattori fanno sì che la sessualità sia vista e vissuta diversamente a seconda del momento storico. Esistono tuttavia alcune regole naturali che guidano la sessualità e che, se pienamente comprese, aiutano ed armonizzano enormemente le relazioni fra i sessi, la vita familiare ma anche quella sociale.

In Āyurveda la sessualità maschile e femminile sono definite in modo molto preciso, descrivendo e spiegando la radice della complementarità dei sessi e dei loro relativi naturali comportamenti.
La funzione sessuale sia negli uomini che nelle donne in Āyurveda è regolata dalla polarità di quei principi chiamati Prāṇa Vāta e Apāna Vāta, ovvero due dei cinque subdoṣa di Vāta. Essi governano rispettivamente gli elementi in ingresso ed in uscita verso il basso negli ambiti fisiologici. Più precisamente, in relazione alla sessualità, Prāṇa Vāta è in relazione con il cervello e la psicologia mentre Apāna Vāta è in relazione con gli organi sessuali e la loro naturale fisiologia. Il desiderio sessuale può quindi essere attivato sia a livello di Prāṇa Vāta (attivazione mentale) sia di Apāna Vāta (attivazione fisica).

Nei maschi la sessualità è dominata per l’80% da Prāṇa Vāta e quindi dall’aspetto psicologico e solo il 20% è regolato da Apāna Vāta. Questo rende ragione della velocità con cui i maschi raggiungono l’eccitazione, Prāṇa Vāta domina comunque tutti gli altri subdoṣa dando luogo ad un’attivazione generale molto veloce ma di breve durata, essendo la parte fisiologica responsabile solo del restante 20%.

Nel maschio, Vāta controlla la mente, l’erezione, l’eiaculazione ed il meccanismo dell’orgasmo, Pitta invece controlla la passione e la temperatura mentre Kapha è responsabile della produzione dello sperma.

Al contrario dei maschi, la sessualità femminile è dominata per l’80% da Apāna Vāta e quindi dalla fisiologia mentre solo il 20% è regolato da Prāṇa Vāta, ovvero dagli aspetti mentali e psicologici.
La conseguenza è il maggior tempo necessario ad una donna a raggiungere l’eccitazione e la minore importanza della componente mentale e quindi dell’aspetto immaginativo che invece rimane determinante per il maschio. Al contrario dei maschi l’eccitazione delle femmine sarà però più lunga.
Nella femmina, Vāta controlla la mente, il ciclo mestruale e l’orgasmo, Pitta governa la passione, la temperatura e l’utero nella sua funzione, mentre Kapha controlla il flusso mestruale e la produzione di ovociti.

Questa differenza determina la diversità nei modi e nei tempi del raggiungimento dell’orgasmo nei due sessi. L’orgasmo è guidato fisiologicamente da Apāna Vāta, e quindi avrà diverse intensità e durata a seconda della libertà o meno con cui Apāna Vāta agirà, sia indipendentemente oppure guidato da Prāṇa Vāta. Avremo quindi un orgasmo veloce e “locale” quando Prāṇa Vāta sarà dominante nella conduzione dell’eccitazione mentre l’orgasmo sarà prolungato ed esteso in tutto il corpo quando Apāna Vāta sarà completamente responsabile della sua funzione e porterà quindi alla liberazione di tutta la sua componente fisica.

I maschi infatti, avendo una sessualità dominata prevalentemente da Prāṇa Vāta, caricheranno molto più la loro eccitazione di aspettative mentali e saranno portati ad arrivare ad un orgasmo rapido e di valenza prevalentemente locale, poichè Prāṇa Vāta guiderà Apāna Vāta nella sua attività e direzione. Questa modalità tipica del comportamento maschile, si evidenzia specialmente in quelle situazioni in cui un disturbo emotivo o psicologico determina forme di impotenza funzionale o di eiaculazione precoce. Le femmine invece avendo la componente fisica dominante avranno un’eccitazione più lenta ma per contro un’orgasmo molto più lungo e globale

Spesse volte accade che queste diverse modalità di espressione della sessualità siano alla base di incomprensioni e frustrazioni come anche a blocchi psicofisici. Un’approccio intelligente e consapevole può però aiutare la persona ad individuare e modificare i problemi risolvendoli consentendo una relazione rilassata e felice con il sesso opposto a tutti i livelli.

Pancamāhābhūta

La Natura in ogni sua manifestazione, è espressione dei Cinque Grandi Elementi (Pancamāhābhūta), ovvero etere, aria, fuoco, acqua e terra che rendono visibile la loro presenza attraverso le loro proprietà percepibili che, in Āyurveda, vengono chiamate Guṇa.

Le proprietà non si manifestano però singolarmente ma è tramite i loro aggregati che possono essere percepite dai nostri sensi.

Questi aggregati vengono in Āyurveda definiti con il nome di Doṣa.

Avremo quindi Doṣa Vāta che è espressione delle combinazione di etere ed aria, Doṣa Pitta che è formato da fuoco ed acqua, ed il Doṣa Kapha determinato da acqua e terra.

Prāṇa Vāta

Prāṇa lett.tradotto con “aria che si muove in avanti” pra=prima - an=respiro, il suo movimento è verso l’interno, governa la ricezione di ogni tipo: cibo, respiro, impressioni sensoriali, esperienze mentali è di natura propulsiva, mette le cose in movimento e le guida, fornisce l’energia di base che ci conduce alla vita, sostiene il cuore, le arterie, le vene, i sensi e la facoltà della saggezza di buddhi, è l’energia vitale che sta nella testa e nutre il cervello, dà energia positiva agli altri vāyu.

Apāna Vāta

Apāna “aria che si muove verso il basso” localizzato nel colon e nella cavità pelvica conosciuto come aria dell’eliminazione, la sua funzione primaria è liberare il corpo da feci, urina, flatulenza, seme, mestruo, governa le funzioni del parto, l’emissione del seme, oltre ad assorbire il prāṇa dal cibo fra i 5 vāyu è quello più dominante per la posizione che occupa, ossia la sede principale di vāta la sua armonia è fondamentale per tutto l’organismo.

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Author: ayurvedicpoint