Uscire dall'inverno e prepararsi al risveglio con Yoga e Āyurveda

Disintossicazione primaverile fisica e mentale con yoga e Āyurveda | Ayurvedic Point© scuola di Āyurveda, Milano
Altra Medicina Magazine - Carmen Tosto

È nell’ultima parte dell’inverno che la Natura inizia a prepararsi al risveglio primaverile. Già alla fine di gennaio è possibile iniziare a vedere sui rami nudi ed apparentemente ancora senza vita, i primi fenomeni di germinazione.

Tutto si muove secondo un ordine e regole ben definite, tutto è legato al Tutto da cui ogni cosa deriva.

Lo scambio continuo fra il “dentro ed il fuori” coinvolgono ovviamente anche all’uomo che non sempre però ne coglie i segnali.

Le scienze più antiche come lo Yoga e l’Āyurveda, dedicano particolare attenzione ai momenti di cambio stagionali, in quanto possibili momenti critici proprio per l’adattamento che l’organismo deve attuare per conformarsi al nuovo ritmo della Natura.

L’ambiente intorno a noi, al passaggio della Primavera, ci dà ogni genere di segnale affinché possiamo accordarci e scegliere lo stile di vita e la giusta alimentazione che devono necessariamente cambiare.

La luce, l’aria e la temperatura esterna cambiano nelle loro proporzioni e qualità, tutti i processi vitali vengono stimolati ed accelerati, la vita germinativa latente viene ora intensamente attivata.

Nel nostro corpo (ma anche nella nostra mente) superata la fase invernale, le energie si mobilitano nuovamente indirizzandosi maggiormente verso l’esterno ed innescando tutti i processi di rinnovamento e riproduzione. Tutto ciò è favorito e stimolato da molteplici e complessi processi biochimici ma anche dall’aumento delle ore di luce che naturalmente ci invitano a passare più tempo all’aria aperta.

L’ambiente esterno relazionato con quello interno ci stimola e spinge dunque al risveglio ed al rinnovamento.

Per l’Āyurveda il passaggio alla primavera, determina numerosi cambiamenti che possiamo ovviamente vedere intorno a noi, ma percepire con chiarezza anche all’interno dei nostro corpo.

La stagione invernale con le sue qualità (guṇa) di freddo, pesantezza, poca mobilità etc., ha in qualche modo favorito l’accumularsi di tossine (fisiche e mentali), ed ora la spinta che vento, luce e temperatura danno al nostro complesso corpo-mente, le mobilizza e tende a spingerle verso l’esterno. Questo è quindi il momento in cui raffreddori, allergie, stanchezze prendono il sopravvento ma attraverso la logica dell’Āyurveda possiamo avere un quadro ben preciso della nostra personale situazione ed agire preventivamente.

Un momento adatto alla disintossicazione

È questo quindi un momento particolarmente adatto per ripulire il corpo e la mente da tutte quelle scorie che si sono depositate durante la stagione fredda.
Si rivela utile in questa delicata fase di passaggio, intraprendere un periodo di “disintossicazione” consigliata e seguita da un medico esperto di Āyurveda, che possa prescrivere rimedi e trattamenti fisici adatti al singolo individuo secondo la propria natura ed il reale bisogno, modulati attraverso le relazioni dell’ambiente fisico e sociale in cui la persona vive.

Lo stile di vita e l’alimentazione devono necessariamente cambiare per adattarsi al nuovo ritmo stagionale.

Per fare questo è però necessario sviluppare un'intensa consapevolezza ed ascolto dell’ambiente esterno ed interno al fine di sfruttare al meglio tutto quello che la Natura generosamente e con saggezza ci mette a disposizione nel momento più adatto.

Le scelte alimentari

Le scelte alimentari quindi si rivolgeranno a tutti quegli alimenti che naturalmente crescono con vigore in questo periodo, mostrando le loro qualità ed i loro peculiari sapori che hanno un senso molto preciso e ci possono aiutare nel processo di una naturale purificazione.

Per esempio il sapore amaro tipico di alcuni germogli ed ortaggi di stagione ci aiuta nell’eliminazione delle tossine e depura il fegato.

Il potere digestivo in primavera può sembrare un pò “ballerino” poichè il nostro Agni (il fuoco della digestione) si deve ancora sintonizzare con l’Agni esterno (il potere del Sole); di fatto durante l’inverno quando il Sole è più debole, il nostro potere digestivo aumenta e di norma consumiamo cibi più pesanti. Al passaggio stagionale occorre quindi osservare con attenzione la propria digestione e seguire un’alimentazione composta da cibi più leggeri e facilmente digeribili.

Un grande processo di rinnovamento

Tutto il nostro organismo sta attuando, anche se non ce ne rendiamo conto, un grande processo di rinnovamento ed è quindi importante aiutarlo e non accumulare nuove tossine.

La pratica dello Yoga può in questa delicata fase di passaggio essere di grande aiuto e modulare il nostro cambiamento.

Vi sono particolari pratiche dedicate alla purificazione e specifiche tecniche del respiro che potranno essere consigliate da un insegnante di Yoga esperto affinché ciascuno possa trovare la propria pratica migliore.

In linea generale è bene intensificare in questo periodo la propria attività fisica, proprio per dare modo al corpo di riattivarsi e non cadere preda di stanchezza e depressione.

L’ideale sarebbe poter praticare Yoga all’aria aperta a diretto contatto con la Natura in modo da accelerare il processo di rinnovamento.

È importante seguire una corretta routine igienica quotidiana così come viene indicato da Yoga ed Āyurveda. Per esempio il lavaggio mattutino delle fosse nasali (Jāla Neti) è particolarmente utile in questo periodo in quanto rimuove tutti gli accumuli di catarro e muco che come sappiamo in primavera tendono ad aumentare.

La pulizia quotidiana della lingua oltre a rimuovere la patina accumulata (carica di tossine), ci dà indicazioni precise sul lavoro di depurazione che il fegato sta compiendo, visibile dal fatto che la patina in questa stagione potrebbe cambiare di colore diventando temporaneamente un po' più scura.


→ Leggi come fare la pulizia della lingua


Inoltre, la pelle in questo periodo tende a disidratarsi poichè deve adattarsi al cambio di temperatura e di umidità, ed è quindi importante ogni giorno (salvo specifiche indicazioni e condizioni) procedere ad un’accurata oleazione mattutina attraverso la pratica dell’automassaggio di tutto il corpo.

Dopo aver ben massaggiato ogni parte con olio caldo (anche semplice olio di sesamo) è necessario fare una doccia per rimuovere sia l’untuosità residua sia le tossine che sono affiorate in superficie a seguito della stimolazione del massaggio.
Questa semplice azione quotidiana (eseguita però con costanza) regola la giusta idratazione, la pelle rimane morbida e ben nutrita senza aver bisogno di applicare altri oli o creme durante la giornata.

Il livello mentale

A livello mentale per alcune persone, il passaggio dall’inverno alla primavera si dimostra particolarmente critico. La spinta vitale che tutta la Natura (espressa dal Vāta doṣa) ci sta apertamente dimostrando potrebbe rivelarsi troppo intensa e trovare ostacoli interni. Troppe volte ci richiudiamo in vecchi schemi o ci incastriamo sui soliti percorsi mentali che bloccano ed ostacolano le nostre relazioni e la nostra evoluzione; la stagione invernale sembra proprio favorire questo processo di chiusura.

L’attaccamento causa immobilità e la costante paura di poter perdere qualcosa. La Natura ci dimostra invece che non vi è nulla da perdere poiché tutto cambia e si rinnova continuamente, dobbiamo solo lasciare andare tutto ciò che è vecchio e non serve più affinchè vi sia spazio per le nuove gemme e la nuova vita. Nessuna paura quindi, ogni ramo vecchio deve essere lasciato cadere.
Le potature naturali avvengono quando il ramo è secco e basta un colpo di vento per farlo cadere, l’albero lascia andare quello che non serve più, non conserva nulla e non ha attaccamento.
Allo stesso modo anche noi dovremmo lasciar andare quello che non serve più.

Una meditazione per lasciar andare

Un’utile ed interessante forma di meditazione proprio sulla “potatura” di vecchi schemi ed attaccamenti può in questo periodo rivelarsi particolarmente utile.

La tecnica è semplice e possiamo anche prepararla prima, se ne sentiamo il bisogno, scrivendo un pò alla volta tutti i pensieri, gli atteggiamenti e le emozioni di cui ci vogliamo liberare, affinché nella forma grafica siano più chiare e visibili le nostre intenzioni. Dobbiamo lavorare su di noi in modo aperto, diretto e sincero.

Nella pratica:

Scegli un luogo silenzioso e siedi in una qualunque posizione comoda che ti permetta di mantenere il busto diritto senza sforzo (puoi anche usare una sedia), chiudi gli occhi e lascia che le tue mani trovino una forma ed un appoggio naturale.

Rilassa con cura ogni parte del corpo, facendo partire questo processo dalla punta dei piedi per arrivare su fino al vertice del capo. Non avere fretta e non tralasciare alcuna parte.

Poi osserva il semplice fluire del tuo respiro, lascialo libero di esprimersi così come in questo momento sente di fare.

Appoggia ogni tuo pensiero sul respiro che come un'onda leggera porta fuori da te, ad ogni espirazione, uno dopo l’altro tutti i pensieri del momento.

Quando tutto è tranquillo visualizza ed immagina un albero, così come è in questa stagione ancora spoglio. Lascia con calma che l’immagine affiori e prenda forma e colore. Concentrati e trattienila il più possibile poi, entra in quella forma e diventa l’albero.

Osserva ogni tuo spazio prendere la forma e l’energia dell’albero stesso, prendi tutto il tempo necessario per entrare, percepire ed essere l’albero.
Senti bene la tua base e le tue radici così profonde e salde nel terreno, senti l’espansione dei tuoi rami ed osserva il loro percorso.

Ora con sincerità guardati dentro e lascia emergere pensieri, emozioni, ricordi, tutto quello di cui ti vuoi e ti devi liberare.

Tutto ciò che sai essere vecchio e di ostacolo per te, quello che ti dà attaccamento ansia e paura, tutto quello di cui ti vuoi liberare è ora lì rappresentato da uno o più rami, un tuo vecchio ramo che puoi decidere ora di “potare” e lasciar cadere poiché ormai non serve più.

Lascialo andare senza paura e scopri un po' alla volta quanto sia facile. Uno dopo l’altro pensieri ed emozioni vengono lasciati cadere a terra. La Terra accoglie tutto e si fa carico di ogni peso.

Questa operazione viene ripetuta più volte, fin quando senti di averne bisogno.

Rimani infine ad osservare la tua nuova forma di albero pronta a germinare ma già vedi piccole e tenere gemme sui tuoi rami. Accogli con fiducia e amorevolezza il nuovo che sta per giungere.

Prendi il tempo necessario per assorbire questa nuova consapevolezza.

Poi respira con più profondità e gradualmente esci dalla tua visualizzazione, percependo per prima cosa la base di appoggio che hai con la terra e risalendo riprendi contatto con ogni parte del tuo corpo. Un po' alla volta inizia a muoverti fino a sciogliere completamente la posizione.

Potrai ora iniziare ad osservare ogni cosa con occhi diversi e quando ne hai l’occasione abbraccia un albero e lascia che la sua forza ed energia ti attraversino!

 

In Primavera le corolle dei fiori, la luna d’autunno, d’estate la brezza che ristora, d’inverno la neve.
Ho forse bisogno di altro? Ogni ora sia un'ora di gioia — (Buddha)

Autore
Author: jole