a cura del dr. Ernesto Iannaccone
Il termine vāyu deriva dal tema √vā (gatigandhanayoḥ) + uṆ (Uṇ, 1.1) e l’infisso yuK vā+y+u → vāyu
Vāyu significa ciò che si muove (in modo intenso). Una caratteristica del movimento di vāyu è che esso avviene in tutte le direzioni e non soltanto nella direzione ascendente, come per il fuoco, e nella direzione discendente, come per l’acqua.
Vāyu è privo di forma e tangibile. Esso è di due tipi: eterno e non eterno. Quello nella forma di atomo è eterno, quello nella forma di prodotto è non eterno.
Esso è anche di tre tipi: corpo, modalità di senso e oggetto. Il corpo è nel mondo aereo; il senso, che percepisce il tatto, è la pelle che è presente in tutto il corpo; l’oggetto è la causa dello scuotimento degli alberi.
Vāyu che circola nel corpo è il soffio vitale (prāṇa).
Pur essendo uno, a causa della distinzione portata dai condizionamenti esso acquisisce il nome di prāṇa, apāna, eccetera.
— Tarkasaṃgraha, 13
Una bella descrizione di Vāyu si trova nella Carakasaṃhitā - Sūtrasthāna, 12.8.
Dr. Ernesto Iannaccone
Medico Specialista in igiene e medicina preventiva, si occupa di Āyurveda dal 1985.
Si è formato con lunghi periodi di soggiorno e di studio in India presso svariate istituzioni ospedaliere ed universitarie.
Esperto in sanscrito e nella traduzione di testi classici.
È autore di diversi libri sull’Āyurveda.